Pietra Kappa in Aspromonte
Alcune leggende una delle quali legata a Gesù ed agli apostoli aleggiano in prossimità di un monolite ai piedi dell’Aspromonte.
Reggio Calabria è una terra intrisa di storia e leggenda, dove ogni angolo racconta una storia che affonda le sue radici nel mito. Da creature fantastiche a eroi epici, i racconti tramandati nei secoli svelano il fascino di una città sospesa tra realtà e immaginazione. Preparati a immergerti in un viaggio unico, alla scoperta dei miti che hanno plasmato l'identità di questa splendida terra.
Alcune leggende una delle quali legata a Gesù ed agli apostoli aleggiano in prossimità di un monolite ai piedi dell’Aspromonte.
Ligea è una figura della mitologia dell’antica Grecia e di Roma. Nell’arte greca, fin dal periodo arcaico, fu raffigurata con busto di donna dalle braccia nude e con corpo di uccello con coda e ampie ali.
Al termine delle guerra di Troia, il re dei Micenei, Agamennone, rientrato ad Argo dopo dieci anni di guerra, cade nell'agguato orchestrato dalla moglie Clitemnestra con la complicità dell’amante Egisto che ne usurperà il trono.
C’è stato un tempo, in riva allo Stretto, in cui Reggio e Messina erano il volto di unico grande territorio, uno spazio non più separato dal mare ma tenuto insieme da confini indefiniti e inarrivabili. Un tempo lontano, tramandato dalla letteratura e dai racconti popolari e che rivive ancora oggi agli occhi di chi riesce a cogliere l’anima più nascosta e misteriosa di questo luogo.
Il mito della storia d’amore travagliata tra il pescatore Glauco e la bellissima ninfa Scilla, della furiosa invidia di una crudele maga e di un’orrida trasformazione.
Il mito di Scilla e Cariddi, protagonisti dello stretto di Messina, intreccia bellezza e terrore, trasformando il mare tra Calabria e Sicilia in uno scenario leggendario di sfide epiche e destino.
Le sirene, con il loro canto ammaliante e pericoloso, arricchiscono il mito di Ulisse e legano la tradizione calabrese al fascino misterioso delle acque di Reggio Calabria.
Il mito di Persefone, rapita da Ade e legato ai cicli della natura, trova un'affascinante connessione con le rive calabresi, intrecciando paesaggi locali e leggende greche.
Gerace, con il suo fascino antico, custodisce la leggenda oscura di un re crudele la cui maledizione sembra riecheggiare ancora tra le mura del borgo.
Tra le maestose valli dell’Aspromonte prende vita la leggenda di un drago temibile, sconfitto da un eroe coraggioso che liberò la Calabria dal terrore.
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